Senza società civile, non c’è partenariato, petizione di Azione per la salute globale
Era settembre quando il primo ministro britannico Gordon Brown lanciava la International Health Partnership per unire i maggiori paesi donatori, le organizzazioni internazionali e alcuni paesi in via di sviluppo (Global South) al fine di coordinare e razionalizzare gli aiuti alla salute, ma uno dei principi base – il coinvolgimento delle società civili in tutti i paesi – va troppo a rilento. Per questo Azione per la salute globale – rete europea di cui fanno parte per l’Italia AIDOS e CESTAS – ha indirizzato a tutti i firmatari una petizione per chiedere un maggiore coinvolgimento della società civile, a cominciare dall’incontro tra firmatari a Lusaka dal 28 febbraio al 1° marzo.
Anche l’Italia fa parte del partenariato e dovrebbe partecipare a settembre alla Conferenza di Accra sull’efficacia degli aiuti, cui sarà presente anche Azione per la salute globale.