La società civile internazionale incontra il Governo italiano e chiede impegni concreti al G7 | Aidos

Civil 7, 20-21 aprile 2017, Roma

La società civile internazionale incontra il Governo italiano:
“Abbiamo bisogno di azioni concrete, l’incertezza politica non sia una scusa.
A Paolo Gentiloni e ai Paesi del G7 chiediamo di rispettare gli impegni presi”

Si è svolto il 20 e 21 aprile presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale il Civil 7, l’evento ufficiale dedicato al dialogo tra la società civile internazionale e la Presidenza italiana del G7. Alla due giorni hanno preso parte circa 60 rappresentanti di organizzazioni della società civile nazionali e internazionali, tra cui AIDOS, provenienti da Italia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti, Paesi Bassi, Cambogia, Malawi, Giordania, Camerun. Le organizzazioni si sono confrontate con 6 esperti tematici dell’Ufficio Sherpa G7  e hanno incontrato il capo dell’Ufficio Sherpa G7/G20 Alessandro Motta e il Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Benedetto Della Vedova, presente al Civil 7 in rappresentanza del Presidente del Consiglio. A quest’ultimo la società civile ha consegnato le richieste politiche da portare all’attenzione dei Leader del G7 a Taormina sui seguenti temi: sicurezza alimentare e nutrizione, mobilità umana e migrazione, clima e ambiente, aiuto pubblico allo sviluppo, giustizia fiscale, educazione, salute, parità di genere.

Accogliamo con soddisfazione il riconoscimento da parte del Sottosegretario Della Vedova e del Consigliere Motta dell’importante ruolo della società civile nel processo di negoziazione e di consolidamento dei temi del G7commentano i portavoce di GCAP Italia Stefania Burbo e Massimo PallottinoRiteniamo tuttavia che, in vista del Vertice di Taormina, la responsabilità di trovare un consenso su temi che hanno ricadute sull’umanità e sul pianeta ricada innanzitutto sui governi. Oggi constatiamo che mancano disponibilità e iniziativa adeguate”.

Il prossimo G7 è considerato da molti un Summit di transizione per via degli assetti geopolitici in cambiamento: nello specifico la nuova amministrazione statunitense e le prossime elezioni in Francia, Germania e Regno Unito. “Che questa transizione politica non sia un pretesto per lasciare Taormina senza aver preso iniziative concrete, in particolare rispetto alle azioni per implementare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli Accordi di Parigi sul climacontinuano i portavoce di GCAP Italia. “Riconosciamo che il contesto è difficile, ma non accettiamo che il processo si blocchi. Al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni chiediamo di guidare gli altri Leader del G7 nel portare avanti gli impegni presi nei Vertici precedenti”.

Di fronte all’intenzione espressa dal Sottosegretario della Vedova di considerare lo sviluppo inclusivo e sostenibile al centro dell’agenda del Vertice di Taormina, la società civile esprime soddisfazione. Ma chiede che a queste parole seguano politiche urgenti ed efficaci, con un’attenzione particolare ai bisogni delle donne. I problemi del mondo attuale non possono attendere: servono iniziative concrete per riconoscere le sfide poste dai conflitti, dal cambiamento climatico, dalla mobilità umana e dalla migrazione. In particolare, riconoscere in modo inequivocabile la necessità di sistemi alimentari sostenibili può essere il segnale importante rivolto dalla Presidenza italiana a tutta la comunità internazionale. Chiediamo inoltre che la mobilità umana sia gestita nel rispetto dei diritti fondamentali e diventi un’opportunità di crescita sociale ed economica ”.

A latere del Civil 7, GCAP Italia ha seguito con attenzione la vicenda di Gabriele del Grande e auspica la sua liberazione in tempi rapidi.

Ufficio stampa di GCAP Italia
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