Il 30 e 31 ottobre si è tenuto il Summit del G20 a Roma, evento culminante di questo processo internazionale a cui hanno partecipato capi di stato e di governo dei paesi G20, nonché paesi invitati e rappresentanti di organizzazioni internazionali e regionali. Il Summit chiude un processo iniziato un anno fa, seguito da diversi “engagement groups”. Il Civil20 è uno di questi gruppi ufficiali, composto da 550 organizzazioni della società civile provenienti da tutto il mondo, formato con lo scopo di monitorare e influenzare il processo G20, fornendo raccomandazioni dalla prospettiva della società civile. Anch’esso è articolato in gruppi di lavoro, tra questi il Gender Working Group, coordinato da AIDOS insieme alla ONG argentina FEIM ( Fundación para Estudio e Investigación de la Mujer).
A causa della pandemia in corso il tema della salute globale è stato centrale nel G20 di questo anno, non è quindi un caso che il primo documento prodotto dal Civil20, insieme al Labour20, è stato uno statement sulla deroga ai diritti di proprietà intellettuale sui vaccini (TRIPS Waiver), presentata all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) da India e Sudafrica e mai passata a causa dell’opposizione di molti governi del Nord globale. Il supporto al TRIPS Waiver è stato proposto nuovamente in un altro statement congiunto, questa volta sottoscritto anche da Women20. In occasione della Presidenza italiana di questo G20 e in collaborazione con la Commissione europea si è anche tenuto il 21 maggio, nella capitale, il Global Health Summit che in conclusione dei lavori ha approvato la “Dichiarazione di Roma”, un compendio di principi guida per prevenire future crisi sanitarie globali, che tuttavia ha presentato impegni deboli da un punto di vista di genere, lasciando disattesi i bisogni di donne, ragazze, persone Lgbtqi+ e gruppi emarginati che vivono l’intersecarsi di varie forme di discriminazione, come ricordato nel communiqué del Gender Working Group.
Altro tema fondamentale sono state le disuguaglianze esacerbate dalla crisi pandemica, in particolare quella di genere a cui si sono sovrapposte alcune decisioni politiche particolarmente preoccupanti per le loro ripercussioni sui diritti di donne e ragazze. A marzo 2021, la Turchia ha dichiarato il suo ritiro dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), generando un pericoloso precedente e una minaccia ai trattati attuali e futuri che promuovono i diritti delle donne nel mondo, come ricordato nello statement del C20 proposto e redatto dal nostro Gender Working Group. Altrettanto preoccupante la situazione in Afghanistan in seguito alla fine dell’occupazione americana e del ritorno dei Talebani alla guida del paese, evento che ha ulteriormente evidenziato il bisogno di un maggiore sostegno internazionale per i diritti umani, in particolare i diritti di donne e ragazze, come chiesto in sette punti nello statement del C20 prodotto anch’esso su iniziativa del Gender Working Group.
Un argomento al centro dell’attenzione del G20 è stata la digitalizzazione, un processo reso ancora più centrale proprio dalla pandemia e dalle opportunità che può dare nell’accesso a istruzione, opportunità lavorative, di formazione e più in generale per la promozione dell’empowerment di donne e ragazze. E’ quanto il Gender Working Group ha sottolineato in questo communiqué evidenziando quanto sia fondamentale renderlo uno spazio libero da violenza ma anche uno strumento di agency per donne e ragazze, la cui presenza e capacità può essere fondamentale anche per prevenire fenomeni di violenza di genere.
Inoltre quest’anno, per la prima volta nella storia del G20, si è tenuta una Conferenza Ministeriale sull’empowerment delle donne, svoltasi a Santa Margherita Ligure il 26 Agosto, a cui Aidos ha partecipato portando le proprie raccomandazioni nel panel dedicato alle discipline STEM, le competenze finanziarie e digitali, ambiente e sostenibilità. Il gruppo di lavoro sul genere ha voluto fare una richiesta ancora più ambiziosa ma necessaria stimolando il C20 ad chiedere, attraverso questo statement di istituzionalizzare una riunione ministeriale e uno specifico gruppo di lavoro dedicato al genere nel G20. La validità di questa richiesta è stata sostenuta anche da Business20, Women20 e Labour20 che hanno aderito al documento.
Per avere maggiori informazioni sulle raccomandazioni specifiche in materia di genere, suddivise per tematica, presentate alle presidenza del G20, vi invitiamo a consultare il Policy Pack, contenente il lavoro di tutti i gruppi di lavoro del Civil20 e il comunicato finale del Civil20.
Il Gender Working Group ha anche realizzatoun evento dal titolo G20 and Women in rural areas: challenges and opportunities for Gender Equality in cui sono state discusse le sfide e le opportunità che le donne e le ragazze delle zone rurali devono affrontare in termini di politiche e azioni per raggiungere l’uguaglianza di genere, SE HAI PERSO L’EVENTO PUOI VEDERLO SUL CANALE YOU TUBE DEL CIVIL 20.