È iniziata questa settimana la 57° Commission on Population and Development, che valuta l’attuazione del Programma d’Azione definito durante la Conferenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo, svoltasi al Cairo nel 1994, nonché il suo contributo al monitoraggio e alla revisione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
La dichiarazione politica adottata quest’anno celebra i 30 anni di questa storica conferenza, che ha iscritto la centralità della salute sessuale e riproduttiva nello sviluppo sostenibile e sancito l’importanza imprescindibile di questi diritti, ripercorrendo i traguardi raggiunti ma sottolineando anche l’urgenza di colmare le lacune ed eliminare le disuguaglianze. Riaffermando il loro impegno per l’attuazione completa del Piano d’Azione e il follow-up degli impegni internazionali e regionali, gli Stati membri con questa dichiarazione politica si stanno nuovamente assumendo il compito di promuovere i diritti sessuali e riproduttivi, ma ulteriori e urgenti azioni per aumentare il finanziamento allo sviluppo sostenibile e garantire il pieno godimento di questi diritti sono necessarie.
AIDOS, presente alla Conferenza, è parte della Coalizione Internazionale per i Diritti Sessuali e Riproduttivi (ISSRC) che segue e monitoria i lavori. In questa occasione la ISSRC ha prodotto un sua dichiarazione sulla Political Declaration, adottata durante CPD57.
Leggi qui la Dichiarazione della ISSRC
Per saperne di più, un po’ di storia…
Nel 1994, 179 governi si sono incontrati al Cairo in una conferenza che ha segnato una pietra miliare nel campo dei diritti sessuali e riproduttivi. In quell’occasione, 179 paesi hanno adottato un Programma d’azione rivoluzionario sui rapporti tra popolazione, sviluppo e benessere individuale. Il documento pone i diritti umani al centro dell’agenda di sviluppo, riconoscendo che la salute sessuale e riproduttiva, compresa la pianificazione familiare, costituisce una precondizione per l’empowerment di donne e ragazze. Nonostante questo accordo, milioni quelle che devono ancora vedere realizzati i propri diritti sessuali e riproduttivi.
Nel 2010 il Programma d’azione dell’ICPD è stato riaffermato da una serie di approfondite revisioni culminate nel 2014 nel quadro d’azione per il follow-up dell’ICPD delineato dall’Assemblea Generale. Il documento invita i paesi a rispettare gli impegni presi al Cairo venti anni prima e ad affrontare le crescenti disuguaglianze e le sfide emergenti. Oggi il mondo punta a realizzare entro il 2030 l’Agenda sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, con i suoi Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e la questione dell’uguaglianza di genere come obiettivo specifico e trasversale, la salute sessuale e riproduttiva universale è centrale per il raggiungimento dello sviluppo sostenibile in tutto il pianeta.
Nel 2019, in occasione del venticinquesimo anniversario della Conferenza del Cairo su popolazione e sviluppo, UNFPA e il governo del Kenya hanno organizzato il Nairobi Summit on ICPD25: Accelerating the promise, una conferenza internazionale, che si è tenuta dal 12 al 14 novembre, per discutere e concordare azioni per accelerare l’attuazione degli impegni presi al Cairo. Il Summit, cui hanno preso parte 9.500 delegati da più di 170 paesi, ha riunito governi, agenzie delle Nazioni Unite, società civile, organizzazioni del settore privato, gruppi di donne e reti giovanili.
Cinque sono stati i temi al centro del Summit di Nairobi: accesso universale alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi; necessità di finanziamenti per completare il programma d’azione del Cairo; contrasto alla violenza di genere e alle pratiche dannose; sostegno al diritto alla salute sessuale e riproduttiva anche in contesti umanitari. Il vertice si è concluso con un chiaro impegno ad accelerare il progresso per trasformare il mondo, soprattutto delle donne e delle ragazze. Qui, la versione finale della Dichiarazione di Nairobi.