Come parlare di mutilazioni genitali femminili: una mini-guida per una narrazione differente | Aidos

AIDOS insieme al Network EndFGM ha creato una mini-guida “COME PARLARE DI MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI”, uno strumento agile, breve e completo su come parlare di mutilazioni genitali femminili (MGF) in modo sensibile, rispettoso e non stigmatizzante. Per esperte ed esperti, per chi ancora non conosce il fenomeno, uno strumento utile a sviluppare narrazioni differenti.

L’utilizzo di un linguaggio poco preciso, stigmatizzante o addirittura razzista quando si parla di MGF può diffondere idee sbagliate e persino nuocere alle donne, alle ragazze e alle comunità direttamente coinvolte.

Le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) sono riconosciute a livello internazionale come una violazione dei diritti umani. Le MGF sono una delle tante manifestazioni, diffuse nel mondo, della disparità nelle relazioni di genere e una forma di violenza contro le donne e le ragazze a cui la rete End FGM European Network cerca urgentemente di porre fine. Le MGF possono essere un argomento difficile; è quindi essenziale, quando discutiamo, scriviamo o raccontiamo della pratica, essere consapevoli delle parole che usiamo, per parlarne con rispetto e attenzione.

Questa pubblicazione è una breve guida pratica. Forniamo alcune raccomandazioni per l’utilizzo di un linguaggio sensibile che abbia un impatto positivo per il movimento globale che vuole porre fine alle MGF. Evidenziamo anche parole e frasi che possono essere controproducenti o problematiche per l’attivismo e per le comunità colpite dalle MGF.
La guida è realizzata all’interno della campagna 2020 SMONTIAMO MITI E PREGIUDIZI SULLE MGF”!

IL LINGUAGGIO è UNO STRUMENTO ESSENZIALE E POTENTE PER PORRE FINE ALLE MGF