Campagna raccolta assorbenti per il carcere femminile | Aidos

Dopo il successo della Campagna dello scorso anno, grazie al PID Onlus e insieme a Lucha Y Siesta abbiamo deciso di lanciare nuovamente la raccolta assrobenti che parte domani 4 maggio e avrà termine domenica 28 maggio, Giornata mondiale dell’Igiene Mestruale. Gli assorbenti raccolti verranno consegnati in carcere e nelle strutture di accoglienza per persone detenute.

QUANDO E DOVE:

Si possono donare assorbenti classici di qualsiasi marca e modello e gli slip assorbenti. IMPORTANTE: i tamponi in carcere non possono entrare! Da giovedì 4 maggio 2023 gli assorbenti saranno raccolti presso la Casa delle Donne Lucha y Siesta, in Via Lucio Sestio 10, che rimarrà aperta per la raccolta tutti i lunedì e giovedì dalle 9:30 alle 13:00 e durante gli eventi pomeridiani e serali.

 

 

A livello globale, sono ben 2,3 miliardi le persone che non hanno accesso a servizi igienicosanitari di base, in molte aree povere solo il 27% della popolazione ha modo di lavarsi le mani con acqua e sapone nella propria abitazione e in diversi paesi non c’è disponibilità o facilità di accesso agli assorbenti. Per chi vive in queste condizioni l’igiene mestruale rappresenta un problema che comporta rischi per la salute e che può causare esclusione sociale, assenza da scuola e dal posto di lavoro, fino allo stigma.

Gli assorbenti continuano ad essere una delle voci più pesanti nel pay gap tra uomini e donne, non sono considerati beni di prima necessità. Questo accade anche in carcere, istituzione totale pensata al maschile e mai pienamente adeguata nonostante regolamentazioni interne tese a “favorire l’espressione di quegli aspetti della personalità fondati sulla differenza di genere”.

Gli assorbenti, così come altri prodotti consentiti, possono essere acquistati attraverso il cosiddetto “sopravvitto”, una sorta di negozio interno all’Istituto Penitenziario. Al sopravvitto però possono accedere solo coloro che hanno dei soldi sul conto corrente interno, chi non ha possibilità economica e di conseguenza non può acquistare, deve accontentarsi degli assorbenti forniti dall’Amministrazione Penitenziaria che, se non trascura questo aspetto, non garantisce però la scelta di un modello, di una marca o le quantità necessarie di assorbenti in base alle singole esigenze. Non avere accesso o avere limitate possibilità di scelta ai prodotti per l’igiene mestruale vuol dire violare il diritto umano alla dignità. Serve abbattere gli stereotipi e fare in modo che si abbia una gestione autonoma e sana del ciclo mestruale.