La ministra degli Esteri tanzana, già partner di AIDOS, da oggi ai vertici ONU: chi è e perché rappresenta le donne
La notizia che una donna, africana, è il nuovo numero due delle Nazioni Unite è già di per sé importante Ma per chi conosce Asha Rose Migiro (nella foto), la sua nomina a vice del nuovo Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, è molto di più di una “nota di colore”: Asha Rose, oltre ad essere “donna africana” è un’esponente della società civile di un paese africano per molti versi speciale, la Tanzania. La sua decisione e determinazione di intraprendere il faticoso cammino nelle istituzioni per meglio lavorare per il progresso delle donne è stata premiata. Nata nel 1956, prima di iniziare la carriera politica, Asha Rose era infatti docente di diritto all’Università di Dar es Salaam ed esponente di TAWLA, l’associazione tanzana delle donne avvocato. Entrata nel governo, dal 2000 al 2005 è stata ministra per lo Sviluppo comunitario, le donne e l’infanzia. In questa veste, ha voluto e seguito con attenzione il progetto per il “Rafforzamento delle strutture del Ministero per lo sviluppo comunitario, la condizione femminile e l’infanzia” realizzato dal suo Ministero in partenariato con AIDOS e che ha portato alla creazione del Centro di informazione per le donne (il WIC, Women’s Information Centre). A seguito delle elezioni del 2005, Asha Rose è diventata ministra degli Esteri. Musulmana praticante, non ha mai portato il velo. AIDOS le fa gli auguri più affettuosi, nella certezza che l’empowerment delle donne abbia segnato oggi una data significativa.