Le Ong impegnate in campo sanitario bocciano il documento degli Otto su Africa e sviluppo.
“Un comunicato molto deludente, con gravi lacune. Nonostante la crisi, avremmo voluto vedere uno sforzo maggiore per sostenere la salute globale”. Invece, non è stata decisa nessuna azione concreta, nemmeno di fronte alla minaccia di una gravissima crisi sanitaria a seguito del tracollo dell’economia mondiale. Il giudizio delle organizzazioni italiane e internazionali che lavorano nel campo salute nel Sud del mondo sul comunicato ufficiale del G8 su Africa e sviluppo è decisamente negativo.
“Non c’è traccia, tanto per cominciare, di un piano di esborso dei 60 miliardi di dollari che dovrebbero essere versati, entro il 2011, per le principali malattie infettive – AIDS, tubercolosi e malaria – e per il rafforzamento dei sistemi sanitari, come annunciato al G8 di Heilegendamm del 2007 e ribadito al vertice di Toyako l’anno scorso” – dichiara Annalisa Stagni di Action for Global Health, rete europea di Ong: “vogliamo vedere una roadmap che spieghi con che tempi e con che modalità i paesi del G8 intendono versare questi soldi, che sono solo il minimo indispensabile per far fronte alle gravi carenze dei sistemi sanitari nei paesi in via di sviluppo”.
L’impatto della crisi economica nei paesi del Sud rischia di essere catastrofico se i governi dei paesi ricchi, e quelli del G8 in primis, non contribuiranno a rafforzare i sistemi sanitari, inclusi i servizi per la salute sessuale e riproduttiva, e a combattere le pandemie. “L’assenza totale di accenni alla crisi finanziaria che il Fondo Globale contro AIDS, tubercolosi e malaria attualmente deve affrontare è sbalorditiva e allo stesso tempo grave”, commenta Stefania Burbo dell’Osservatorio Italiano AIDS, rete di 21 Ong italiane e internazionali (tra cui AIDOS) impegnate nella lotta contro l’HIV/AIDS.
Firmano il comunicato: Osservatorio Italiano Aids, Aides, Global Health Advocates, Amref, Action against Aids Germany, Africa Japan Forum, Azione per la salute globale, AIDS Infoshare.