2017 – Contrasto alla violenza/Formazione
DOVE
Italia: Lazio (Roma) / Molise (Termoli)
PARTNER
Caritas Diocesana di Termoli – Larino; Cooperativa Tre Fontane a Roma
LA SITUAZIONE
Secondo i dati UNHCR (UNHCR Operational Portal – Refugees situations) tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2017 sono sbarcate in Italia 119.247 persone provenienti in maggior parte da Nigeria, Guinea, Costa d’Avorio e Bangladesh. Sono soprattutto uomini (il 74%), con un considerevole numero di minori non accompagnati (il 14,5% degli arrivi). Tra il 1 gennaio e il 7 giugno 2018 i dati UNHCR riferiscono che sono sbarcate in Italia 13.706 persone provenienti soprattutto da Eritrea (circa 1.600 persone, 25% del totale) Tunisia (1.200 persone, 19%), Nigeria (6%), Pakistan e Libia. Il 68% delle persone arrivate sulle coste italiane è di sesso maschile, le donne sono il 13%, i minori il 19% – in gran parte non accompagnati.
Durante il viaggio, tutti/e possono subire violenza di ogni tipo. Le donne sono particolarmente vulnerabili. Il sistema di accoglienza italiano è inadeguato. Spesso le persone che si trovano ad interagire con i/le migranti sono poco preparate a prendersi cura di vittime di violenza sessuale e di genere e/o non posseggono strumenti adeguati. Nonostante il Molise sia territorialmente poco esteso, nel 2017 gli immigrati regolarmente residenti erano 12.982, una situazione di emergenza. Il 22,5% dei residenti stranieri proveniva dal continente africano (Dossier statistico immigrazione 2017). Nello stesso anno, i residenti stranieri nel Lazio erano 645.159, più donne che uomini (52,4% contro il 47,6), soprattutto nella città metropolitana di Roma, dove al 1 gennaio 2016 il numero degli stranieri era di circa 530 mila unità. La Capitale ospita il 10,5% del totale nazionale e l’82% del totale residente nel Lazio ( Osservatorio romano sulle migrazione. Dodicesimo rapporto, 2017. A cura del Centro studi e ricerche IDOS, Istituto di studi politici S. Pio V).
OBIETTIVI
Obiettivo Generale
Migliorare l’accoglienza in Italia e il benessere dei/lle migranti forzati/e che hanno subito violenza, incluse le violenze sessuali e le mutilazioni genitali femminili (MGF), all’interno del sistema di accoglienza italiano.
Obiettivo Specifico
- Migliorare conoscenze e capacità del personale del sistema di accoglienza
- Migliorare le capacità del personale del sistema di accoglienza di gestire i casi di violenza ed evitare il rischio di burnout.
- Aumentare la consapevolezza e la conoscenza dei/lle migranti forzati su forme di violenza, servizi disponibili per le vittime di violenza e loro diritti.
COSA FA AIDOS
AIDOS svolge attività di:
Formazione: 3 corsi (1 a Termoli e 2 a Roma) multidisciplinari basati su moduli relativi a: aspetti culturali della violenza (incluse le MGF); identificazione dei casi di violenza; approcci psicologici per capire come interagire a vari livelli (legale, psicologico, medico e sociale) con sopravvissuti/e a violenza; assistenza amministrativa/burocratica e legale alle vittime; tratta di esseri umani. La formazione sarà condotta con una metodologia di genere, interculturale, che integra le MGF come forma di violenza, replicabile e sostenibile poiché gli/le operatori/rici formati/e disporranno di strumenti da utilizzare in futuro con altri/e migranti e beneficiari/e dei centri di accoglienza e di ascolto.
Assistenza tecnica
Attraverso la collaborazione di esperti/e di diversa professionalità, al termine del corso AIDOS fornirà assistenza tecnica, follow up e supervisione individuale in remoto agli/lle operatori/rici nella gestione di casi concreti, e supervisione per evitare il rischio di burnout.
Produzione e diffusione di materiale informativo e formativo sulla violenza sessuale e di genere:
- poster con messaggi su VSdG, servizi specifici a disposizione e come accedervi
- flyer (italiano, francese, inglese, arabo) con la mappatura dei servizi per la salute, di sostegno psicologico e legale a Termoli e a Roma, a cui rivolgersi in caso di VSdG.
- factsheet con i principi base da seguire nell’accoglienza
BENEFICIARI
Beneficiari diretti:
Personale del sistema di accoglienza: psicologi/he, assistenti sociali, mediatori/rici linguistici/he e culturali, operatori/rici legali, volontari/e, per un totale di circa 45 persone. In particolare, il progetto si rivolge a:
- operatori/rici e volontari/e della Caritas di Termoli
- a singoli/e operatori/rici del sistema di accoglienza, in particolare della Cooperativa Tre Fontane
Beneficiari indiretti:
Circa 2.000 richiedenti asilo e rifugiati/e che hanno subito violenza avranno accesso a servizi di supporto integrati e adeguati alle loro esigenze e saranno più consapevoli dei propri diritti umani.
COSTO DEL PROGETTO
Euro: 32.059,70
DURATA DEL PROGETTO
Settembre 2017 – Settembre 2018
CHI FINANZIA
Fondazione Haiku Lugano (€ 23.045,00); Banca d’Italia (€ 6.975,00)
Progetto terminato