Yakin Ertürk chiude il suo mandato con un bilancio di luci e ombre.
E’ una sudafricana la nuova Relatrice speciale delle Nazioni Unite per la violenza contro le donne, le sue cause e le sue conseguenze. Rashida Manjoo (nella foto) sostituisce Yakin Ertürk, che ha portato a termine un mandato di sei anni.
Nel suo discorso di commiato, Ertürk ha rivolto un appello ai governi perché accettino la sfida della accountability e della ottemperanza e ha definito il mandato di Relatore speciale “una pietra miliare per il monitoraggio delle violazioni dei diritti delle donne e per dar voce a chi finora è rimasto nel silenzio. Il mandato di Ertürk si è concentrato soprattutto sulla violenza di genere nei conflitti armati ma, sottolinea, “la violenza è lungi dall’essere eradicata e anzi riemerge in nuove e pericolose forma, legate alla globalizzazione neoliberista.”
Rashida Manjoo, già avvocato presso la Corte Suprema del Sud Africa, nell’assumere il mandato ha dichiarato: “ritengo che le dottrine dell’uguaglianza e della parità di protezione ci inducano a considerare la violenza contro le donne, in tutte le sue forme, come una discriminazione nei confronti della donna. Mi auguro di poter lavorare sulla base di questo assunto nel corso del mio mandato”.