Mother’s Night il lato oscuro della maternità | Aidos

Cosa si è fatto e cosa si può ancora fare per ridurre la mortalità materna nel Sud del mondo.

Una puntata speciale di Radio3 Scienza e Radio3 Mondo
RAI Radio 3 – venerdì 7 maggio, ore 11:00

Ridurre la mortalità materna di tre quarti rispetto ai livelli del 1990 e garantire a tutti, uomini e donne, adulti e giovani, l’accesso ai servizi per la salute riproduttiva come prevede l’Obiettivo di sviluppo del Millennio n. 5, è ancora possibile… se gli impegni assunti dai governi non restano solo parole sulla carta, ma diventano azioni concrete.

Per questo la notte dell’8 maggio 2010 non è una notte qualsiasi. È la notte di vigilia della Festa della mamma, è la Mother’s Night.

Mother’s Night è titolo della campagna promossa dalla rete europea Countdown 2015 Europe di cui AIDOS, è il partner italiano, che vuole illuminare il lato oscuro della maternità che nel Sud del mondo è ancora, purtroppo, un evento pieno di rischi, danni fisici e malattie croniche, perdita della vita per migliaia di donne e della mamma per migliaia di bambine e bambini.

Il lato oscuro della maternità nel Sud del mondo è fatto di mancanza di assistenza professionale prima, durante e dopo il parto, gravidanze ripetute e troppo ravvicinate per la mancanza di contraccettivi per pianificare le gravidanze, aborti effettuati in condizioni a rischio, mancanza di educazione sessuale, gravidanze precoci e forzate, carenze di personale e forniture sporadiche e insufficienti di materiali sanitari di consumo, dai vetrini per i pap test ai profilattici per contrastare anche il contagio da Hiv.

A dieci anni dal lancio degli Obiettivi di sviluppo del Millennio, l’ambizioso e comprensivo programma adottato dalle Nazioni Unite nel 2000 per portare milioni di persone fuori dalla morsa della povertà e assicurare loro condizioni di vita migliori, e in vista del Summit delle Nazioni Unite che a settembre 2010 farà il punto sui progressi fatti e stabilirà quali misure siano ancora necessarie per raggiungere i traguardi stabiliti entro la scadenza, l’Obiettivo 5 è quello sul quale sono stati fatti i minori progressi e il diritto a una maternità sicura per le donne del Sud del mondo continua a essere un miraggio.

La campagna Mothers Night lancia un Appello ai parlamentari nazionali, ai parlamentari europei e ai funzionari che si occupano di cooperazione allo sviluppo. “Se si osserva la situazione più da vicino”, si legge nell’appello, “si scopre che i fondi per prevenire gravidanze indesiderate e distanziare le nascite attraverso l’educazione sessuale e la pianificazione familiare si sono ridotti del 34 per cento dal 2000, mentre i finanziamenti per i servizi per la salute riproduttiva hanno visto solo un leggero incremento dall’adozione degli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Alle dichiarazioni di impegno che si sono susseguite in questi 10 anni non hanno fatto seguito gli stanziamenti necessari, perciò la mancanza di progressi nell’Obiettivo 5 non dovrebbe sorprendere”.

L’appello invita i parlamentari a fare tutto quanto in loro potere per prevenire l’inutile ed evitabile morte di tante donne, di tante madri, garantendo che sia data la giusta priorità all’Obiettivo 5 e impegnandosi affinché l’Unione Europea e tutti i paesi membri, a cominciare dall’Italia

1. assicurino finanziamenti adeguati e costanti per la salute sessuale e riproduttiva, inclusi i 21,6 miliardi di dollari stimati dalle Nazioni Unite nel 2009

2. garantiscano il mantenimento dell’impegno a destinare lo 0,56% del Prodotto Interno Lordo (PIL) nel 2010 (e lo 0,7% nel 2015) in Aiuto pubblico allo sviluppo, di cui lo 0,1% dedicato alla salute, ampliando la quota destinata alla salute riproduttiva e alla pianificazione familiare

3. favoriscano l’adozione di una tassa sulle transazioni finanziarie internazionali, attualmente in discussione, per raccogliere i fondi destinati a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio

4. esortino i Paesi G8/G20 ad appoggiare l’iniziativa canadese per la salute materna e infantile, inserendo stanziamenti per la pianificazione familiare e i servizi per la salute sessuale e riproduttiva

5. promuovano la prevenzione della violenza di genere, il rafforzamento dei sistemi sanitari, con speciale riferimento ai servizi per la salute sessuale riproduttiva, e il potenziamento del personale sanitario come misure primarie per ridurre la mortalità materno-infantile

6. promuovano l’inserimento della salute sessuale e riproduttiva e di un approccio di genere all’interno dei documenti europei rilevanti, quali il Twelve-point Eu action plan to support the Millennium Development Goals, meglio noto come April package e la EU Communication on Global Health.

I file integrali dell’Appello e delle 6 raccomandazioni si possono scaricare in fondo a questa pagina.

UDI-Unione donne in Italia, Associazione codice donna e Telefono donna della Spezia aderiscono all’appello.

Alla campagna Radio3 RAI ha dedicato, un’edizione speciale dei suoi programmi Radio3 Scienza e Radio3 Mondo, intitolata proprio “Mothers Night”, realizzata in collaborazione con AIDOS.
 

Lo speciale, condotto da Rossella Panarese e Anna Maria Giordano, prende spunto dal prossimo G8, in Canada a luglio 2010, che ha fatto della lotta alla mortalità materna uno dei temi prioritari, anche i costanti, seppur insufficienti passi avanti che documentano come fermare questa strage sia possibile. Intervengono nella trasmissione Cristina Angelini Cristiana Scoppa di AIDOSGiulia Vallese dell’UNFPA, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione.

 

Appello della campagna Mothersnight
Maternità sicura
Mortalità neonatale e infantile
Salute e diritti sessuali e riproduttivi
Disponibilità e accesso a materiali di consumo
Hiv e Aids
Sistemi sanitari