La magistratura ha sospeso ai genitori la patria potestà.
Di fronte al fondato sospetto che una bambina di undici anni, di origini egiziane, nata in Italia e residente ad Albenga, potesse essere sottoposta alla pratica delle mutilazioni dei genitali femminili/escissione (MGF/E), è intervenuto il Tribunale dei Minori.
Secondo quanto riferito dal quotidiano La Stampa, i giudici hanno revocato la patria potestà ai genitori, affidando la bambina ai servizi sociali del Comune.
In un comuicato stampa, AIDOS approva l’intervento della magistratura, ma rileva che questo provvedimento non deve diventare definitivo, poiché penalizza la bambina e i suoi fratelli.
Come previsto dalla legge n. 7/2006 – Misure per la prevenzione e il contrasto della pratica delle mutilazioni dei genitali femminili, è urgente promuovere, attraverso programmi di informazione e sensibilizzazione, un cambiamento consapevole dei comportamenti da parte delle famiglie di origine africana che ancora considerano la pratica una tradizione da rispettare o, a volte, un obbligo religioso.