Storica Risoluzione del Consiglio d’Europa
L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (l’acronimo beneaugurante è PACE) ha approvato oggi una Risoluzione in cui fa appello a tutti i paesi membri perché quelli che non lo hanno ancora fatto depenalizzino l’aborto (con limiti ragionevoli dei tempi di gestazione) e garantiscano alle donne “il diritto di accedere a un aborto sicuro e legale”.
Il dibattito tra i parlamentari di 47 paesi, che tutti insieme rappresentano 800 milioni di europei, è durato quattro ore e ha visto la presentazione di 72 emendamenti. Alla fine, i sì sono stati 102, contro 69 no e 14 astensioni. L’Assemblea ha ribadito che l’aborto deve essere il più possibile evitato e in nessun caso considerato come un mezzo di pianificazione delle nascite e ha sottolineato come il bando totale non porti affatto alla diminuzione degli aborti, ma solo all’incremento di quelli clandestini e del “turismo abortivo”. Secondo la relazione presentata dalla parlamentare austriaca Gisela Wurm, i paesi del Consiglio d’Europa che ancora non ammettono l’aborto in nessun caso sono: Andorra, Irlanda, Malta, Monaco e Polonia.
La Risoluzione raccomanda infine, come misura davvero in grado di ridurre significativamente gli aborti, che in tutti i paesi l’educazione sessuale abbia non solo cittadinanza nelle scuole, ma sia obbligatoria.