Tre continenti a confronto sull’applicazione della Cedaw
La Cedaw (Convenzione sulll’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne), che dal 1979 ha portato i diritti umani a livello della vita quotidiana, ha ancora molto da offrire, se usata dalle organizzazioni delle donne come strumento di cambiamento.
Un seminario interessante, a Nairobi, ha messo a confronto tre diverse realtà: quella africana del Senegal, quella latinoamericana del Paraguay, quella del mondo arabo. In Senegal sono soprattutto la povertà e l’analfabetismo a rendere difficile l’applicazione della Convenzione e il movimento delle donne punta a sensibilizzare i capi tradizionali e le autorità religiose. Per le organizzazioni femministe del Paraguay, la redazione del rapporto ombra della società civile, che il Comitato del Cedaw esamina insieme a quello ufficiale del governo, è diventata un momento di crescita collettiva, di partecipazione e di autoformazione. Nel mondo arabo, il problema è soprattutto quello delle riserve che molti dei governi dei 15 paesi che hanno ratificato la Convenzione hanno posto su alcuni articoli: “purché non sia in contrasto con la sharia”, vanificandone di fatto la applicabilità. La battaglia è quindi soprattutto per la cancellazione delle riserve.