I diritti riproduttivi e sessuali sono diritti umani | Aidos

Importante passo in avanti delle Nazioni Unite

Nella sua 16° sessione, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) ha dichiarato che nel suo programma di lavoro vanno integrati la prospettiva di genere  e i diritti delle donne, venendo così incontro alle richieste di molte organizzazioni della società civile e al mandato specifico dell’Assemblea generale. Ma non basta: anche l’ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani ha dichiarato che l’integrazione della prospettiva di genere è della massima priorità. E’ una linea di tendenza molto promettente, dal momento che finora i diritti delle donne (e per la prima volta i diritti riproduttivi e sessuali sono citati esplicitamente) non facevano parte dell’agenda dei diritti umani.
Il Consiglio ha discusso anche delle modalità con cui le questioni di genere entreranno nel processo dei rapporti periodici, che ogni paese delle Nazioni Unite è tenuto a produrre ogni quattro anni. Secondo le nuove procedure, nel febbraio 2008, i 16 paesi che dovranno presentare il rapporto – selezionati con un sistema casuale – sono: Algeria,  Argentina,  Bahrain,  Brasile, Ecuador, Filippine, Finlandia, Gran Bretagna, India,  Indonesia,  Marocco, Olanda,  Polonia, Repubblica Ceca, Sudafrica e  Tunisia. L’obiettivo è completare i rapporti di tutti i 192 membri delle Nazioni Unite entro il 2011.