Bush chiede un rifinanziamento miliardario per il suo fallimentare piano di “prevenzione” dell’Aids
Bush ha chiesto al Congresso di autorizzare l’erogazione di altri 30 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni per la prevenzione dell’Aids, ma la notizia non è buona come potrebbe sembrare a prima vista. Lo afferma il Centro per la salute e l’equità di genere (CHANGE), secondo cui si tratterà di altri fondi sprecati se non cambierà radicalmente la politica del Piano di emergenza della presidenza per la prevenzione dell’Aids (PEPFAR). Nessuna somma sarà sufficiente, afferma Jodi Jacobson, direttrice di CHANGE, se non si cambia un approccio che rimuove il fatto che i rapporti sessuali non protetti sono la causa principale della diffusione del morbo nel mondo e soprattutto in Africa, dove raggiunge l’80 per cento. E in tutto il mondo l’80 per cento delle donne che vivono con l’Hiv hanno contratto l’infezione dal marito o compagno stabile. Il PEPFAR, invece, ha speso la maggior parte dei soldi dei contribuenti statunitensi in propaganda in favore dell’astinenza fino al matrimonio. Per questo CHANGE fa appello al Congresso perché non rifinanzi il PEPFAR.