Copenaghen, genere cercasi | Aidos

La lobby delle donne per una Convenzione con gli occhiali di genere

 

Le donne dei paesi più poveri sono le più duramente colpite dai cambiamenti climatici: coltivano al terra, hanno accesso a meno opportunità di guadagno  e scarsissime possibilità di utilizzare le tecnologie, ma la loro voce è pochissimo ascoltata da chi deve prendere decisioni in materia di cambiamenti climatici. Lo afferma Lorena Aguilar Revelo, consulente dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (International Union for Conservation of Nature IUCN), in un’intervista con Sabina Zaccaro di Inter Press Service (IPS). “Sono secoli – afferma Revelo – che le donne svolgono un ruolo centrale nella gestione delle risorse naturali e nella produzione di alimenti, ma tutta la Convenzione sul cambiamento climatico sembra cieca al genere, che non viene neppure nominato nel testo. Per questo noi, nel quadro dell’Alleanza globale per il genere e il clima (Global Gender and Climate Alliance) creata alla Conferenza ONU di Bali del 2007, abbiamo fatto un gran lavoro di advocacy, proponendo moltissimi emendamenti, 39 dei quali sono stati accettati. Contiamo in una menzione esplicita anche nella dichiarazione finale che sarà approvata al termine della Conferenza.”

L’intera intervista, in inglese, può essere letta al sito IPS.