Il 26 agosto si è tenuta a Santa Margherita Ligure una conferenza speciale sul tema dell’empowerment delle donne, nell’ambito del G20 a presidenza italiana, la prima iniziativa su tali temi nella storia del Summit. I risultati saranno poi portati all’attenzione dei leader del G20 in vista del vertice di Roma del 30 e 31 ottobre. Alla Conferenza hanno partecipato i ministri responsabili per le pari opportunità del Paesi del G20 e di quelli ospiti, di rappresentanti di organizzazioni internazionali (UN Women, UNESCO, OIL, OCSE), del mondo delle imprese, dell’accademia e della società civile che si sono incontrate/i per dibattere su due specifiche aree di approfondimento:
1. Stem, competenze finanziarie e digitali, ambiente e sostenibilità;
2. Empowerment lavorativo ed economico e armonizzazione dei tempi di vita.
3. La Conferenza ha ospitato anche una specifica riunione convocata dalla Ministra Bonetti e dedicata alla condizione delle donne in Afghanistan.
Aidos era quindi presente in quanto Ong che lavora sul tema e poiché coordina il Gender Working Group del Civil 20; abbiamo portato quindi un contributo alla discussione, attraverso uno sguardo di genere, interculturale e proprio di chi lavora sul campo per i diritti umani e quelli di donne e ragazze in particolare. Siamo state chiamate a intervenire sul primo tema sottolineando come sia fondamentale che donne e ragazze, in tutte le loro diversità, siano sempre al centro dei percorsi e dei processi che le riguardano, non mere destinatarie di politiche pensate per loro ma di politiche realizzate con loro. Abbiamo evidenziato come la digitalizzazione sia indubbiamente uno strumento prezioso per l’uguaglianza di genere e l’empowerment ma solo se stereotipi e pregiudizi inconsci, definiti dall’Alto Commissario dei Diritti Umani come una forma pervasiva di violazione dei diritti umani, vengono affrontati a più livelli, a partire da un lavoro capillare nelle scuole e nei materiali educativi. Necessario quindi che siano presenti donne e ragazze nei tavoli che definiscono i processi decisionali, a tutti i livelli. I governi devono quindi assumersi tale compito e la responsabilità dei risultati o ritardi in tal senso, iniziando a lavorare su quanto detto ma anche favorendo l’autodeterminazione e l’autonomia corporea, a partire dalla promozione e tutela della salute sessuale e riproduttiva, lungo tutto il corso della vita delle donne.
Qui l’intervento di Maria Grazia Panunzi, presidente Aidos, rappresentante del Gender Working Group del Civil 20
Al termine della Conferenza, la Ministra Bonetti ha diffuso uno Statement della Presidenza che sarà inviato ai Leader G20