Venerdì scorso si è concluso il summit del G7 a Borgo Egnazia, seguito con attenzione dal Civil 7 (C7) la piattaforma alle Organizzazioni della Società Civile per avanzare proposte e richieste per proteggere e promuovere l’uguaglianza di genere, i diritti umani, l’ambiente, lo sviluppo sociale ed economico e il benessere per tutte le persone.
Le profonde disuguaglianze, le violazioni dei diritti umani, le minacce al pianeta, la fragilità della pace globale richiedono la massima urgenza e azioni concrete di cooperazione multilaterale. È necessaria una “nuova agenda di pace” per superare l’attuale policrisi, un’agenda in grado di garantire un futuro di diritti e di sviluppo sostenibile per tutte e tutti.
Al cuore di questo sviluppo sostenibile dovrebbe esserci l’uguaglianza di genere, su cui il G7 si impegna riconoscendo l’impatto del lavoro di cura su donne e ragazze, la necessità di eliminare la violenza di genere e l’importanza dell’accesso ai diritti sessuali e riproduttivi, all’istruzione e della partecipazione in tutte le sfere della società per donne e ragazze. Tuttavia, mancano impegni più puntuali e concreti sulla realizzazione di questi intenti, con obiettivi, anche economici, più precisi che faciliterebbero il monitoraggio delle politiche.