Domenica 17 luglio a Roma si è aperta la Sesta Conferenza internazionale della International Aids Society, grande appuntamento internazionale dedicato alla lotta contro l’Hiv e l’Aids.
Alla cerimonia di apertura mancavano i ministri e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che esattamente due anni fa, al G8 a L’Aquila, prometteva in mondovisione: “Il nostro Paese è in leggero ritardo nel versare i soldi al Global Fund, ma entro il prossimo mese verseremo 130 milioni di dollari a cui ne aggiungeremo altri 30”.
Quei soldi, però, non solo non sono stati versati, ma il Fondo Globale per la lotta a Aids, Tubercolosi e Malaria non ha ricevuto neppure la quota per il 2010. Denaro che avrebbe permesso al Fondo Globale di fornire farmaci antiretrovirali salvavita a più di 100mila persone che vivono con l’Hiv, dare trattamenti salvavita a più di 284mila persone con la Tbc, donare 8 milioni di zanzariere per proteggere le famiglie dalla malaria. L’Italia, inoltre, non ha preso alcun impegno sul rifinanziamento del Fondo Globale per il prossimo triennio.
Durante la cerimonia di apertura della Sesta Conferenza internazionale della International Aids Society non sono mancate le associazioni di lotta contro l’Aids e le persone che vivono con l’Hiv, le quali hanno protestato per il disimpegno dell’Italia nella lotta nazionale e globale contro l’Aids.
I temi della protesta sono quelli lanciati nei giorni scorsi dal Forum della società civile italiana sull’Hiv/Aids, di cui AIDOS fa parte, con la lettera aperta a Berlusconi, firmata da 125 associazioni di 40 Paesi di 5 continenti, e con la Dichiarazione di Roma, sottoscritta in pochi giorni già da oltre un centinaio di associazioni italiane: il mancato finanziamento del Fondo Globale di lotta a Aids, Tubercolosi e Malaria e le carenze istituzionali del nostro Paese nel contrasto all’Hiv.
All’appello delle associazioni si è unito anche il Sindaco di Roma, Giovanni Alemanno con una lettera al premier Silvio Berlusconi ed al ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini. «La situazione attuale – scrive Alemanno – dimostra che gli sforzi fatti con gli impegno dei governi e degli scienziati sono serviti a contenere le epidemie, abbandonare ora il campo significherebbe rischiare una nuova diffusione di queste infezioni con prevedibili ricadute negative anche sui paesi più sviluppati». Il sindaco di Roma sottolinea che «migliaia di bambini, donne e uomini resteranno senza cure e quindi moriranno di Aids, tubercolosi e malaria nei prossimi mesi se anche l’Italia non farà la sua parte».
Il Forum della società civile italiana sull’Hiv/Aids ringrazia il sindaco Alemanno per la sua decisione di scrivere una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al ministro degli Affari Esteri Franco Frattini perché provvedano al più presto al saldo delle quote più volte promesse e mai versate al Fondo Globale per la lotta a Aids, Tubercolosi e Malaria e per aver riconosciuto il ruolo e l’importanza delle associazioni e delle persone che vivono con l’Hiv nelle decisioni sul futuro della lotta contro l’Aids.