La femminilizzazione dell’Aids sta facendo passi da gigante, ma chi dovrebbe combatterla stenta a prenderne coscienza
Le donne sono ormai più del 50% degli adulti che vivono con l’Aids e partecipano anche, in modo sempre più massiccio e organizzato, alle conferenze per combatterlo, come quella tenuta dalle Nazioni Unite in giugno con la partecipazione di ben 147 governi. I fondi per la prevenzione, e soprattutto quelli destinati in modo specifico e contrastare la diffusione dell’infezione tra le donne, continuano però a essere tragicamente insufficienti. Il dato emerge in particolare dal documento Women Demand Action and Accountability Now!, sottoscritto da 60 organizzazioni di donne, che mette in luce come la maggior parte dei governi firmatari degli impegni in sede ONU siano del tutto inadempienti e/o facciano solo della retorica. In particolare, i programmi di empowerment delle donne, essenziali per combattere l’Aids, godono di qualche tipo di finanziamento solo nel 53 per cento dei paesi che si sono impieganti a portarli avanti. Le donne chiedono quindi azioni concrete e possibilità di verificare l’effettivo adempimento degli impegni.