I dati sull’aborto in Olanda evidenziano la necessità del’educazione sessuale per donne e ragazze immigrate
E’ stata pubblicata in Olanda una ricerca del Centro studi sulla sessualità Rutgers Nisso Groep sugli aborti effettuati nel paese nel 2005: il numero totale, 32.982 pari a 8,6 ogni 1.000 donne tra i 15 e i 45 anni, mostra una lieve diminuzione rispetto all’anno precedente, il 2004. Se si prendono in considerazione solo le adolescenti, anche per loro la cifra totale è in lieve calo, ma la percentuale di ragazze che decidono di abortire (65 per cento) è superiore a quella (35 per cento) di quante decidono di tenere il bambino. Guardando alle donne immigrate, la loro percentuale di aborti è superiore a quella delle donne olandesi, in aumento rispetto all’anno precedente e con un incremento particolarmente alto tra le turche e le marocchine, gruppi etnici che prima registravano percentuali piuttosto basse. In particolare le adolescenti di famiglie provenienti dalla Turchia e o dal Marocco decidono di abortire nel 53 e nel 67 per cento dei casi, rispettivamente. Secondo la ricercatrice Cecile Wijsen, il problema per le adolescenti immigrate sta nella difficoltà di accesso all’educazione sessuale e nella difficoltà di esigere dal partner l’uso del preservativo.