Approvata ieri: i diritti fondamentali delle donne sono ora nero su bianco
Una nuova alba per le donne boliviane: cosi’ si esprimono Teresa Lanza e Gladys Melo-Pinzon, attiviste per i diritti riproduttivi, analizzando i risultati del referendum con il quale circa due terzi dei boliviani e delle boliviane hanno approvato la nuova Costituzione.
Sottolineano in particolare l’uso di alcune parole dense di significato, come uguaglianza, dignità, solidarietà, rispetto, trasparenza, equilibrio, equità di genere e l’introduzione di alcuni principi fondamentali, come:
- la separazione tra stato e chiesa;
- il diritto delle donne alla proprietà della terra;
- il riconoscimento del lavoro di cura;
- la condanna delle violenza di genere;
- il riconoscimento del diritto alla salute, con menzione esplicita di quella riproduttiva.
L’aborto resta un crimine nella stragrande maggioranza dei casi e di fatto impraticabile negli altri, ma i tentativi palesi e decisi della chiesa di impedire la dichiarazione formale di questi principi sono andati falliti. Come sempre, la loro realizzazione concreta è un altra storia.