Da oggi fino al 28 a Ginevra il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite
Il Consiglio per i diritti umani, che nelle intenzioni dovrebbe controbilanciare il ruolo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e di cui l’Italia fa parte, ha aperto la prima parte della sua sesta sessione, che dovrebbe concludersi il 29, mentre la seconda parte è in programma dal 10 al 14 dicembre.
Il primo punto all’ordine del giorno è la definizione finale [la discussione dura dal giugno 2006] di criteri e procedure per il cosiddetto “esame periodico universale” dello stato dei diritti umani in tutti i paesi dell’ONU, per garantire a tutti gli stessi standard, venendo così incontro alle lamentele di paesi che si sentono continuamente sotto tiro senza, a loro dire, comportarsi peggio di altri. Saranno discusse anche le procedure con cui ogni persona o gruppo che ritenga violati i propri diritti umani potrà porre il proprio caso all’attenzione del Consiglio. Il 13, l’Alta commissaria per i diritti umani, Louise Arbour presenta il suo rapporto, cui si affiancheranno altri rapporti tematici su: libertà religiosa, discriminazione razziale, xenofobia, diritti sociali e culturali, tratta di esseri umani.