Cancellata finalmente la Global Gag Rule, se Bush non porrà il veto
Come previsto, il Senato USA ha votato, 53 a 41, per cancellare la Global Gag Rule, in vigore dal 1984 al 1993 e poi dal 2001, cioè la regola secondo la quale il governo degli Stati Uniti non da sostegno economico alle organizzazioni (in tutto il mondo) che effettuino aborti, o anche solo li consiglino o indirizzino le donne ad altre organizzazioni. E, come previsto, il presidente Bush ha minacciato di porre un veto che bloccherebbe l’intera politica di cooperazione degli Stati Uniti, 34 miliardi di dollari.
La Global Gag Rule era stato uno dei primi atti dell’amministrazione Bush, nonostante che non esistesse alcun dato su eventuali effetti positivi sulla riduzione dell’aborto nel periodo 1984-93, anzi: l’accresciuta difficoltà per le donne dei paesi poveri di accedere ai servizi per la salute riproduttiva ha portato a un minor uso di contraccettivi e quindi a un aumento delle gravidanze indesiderate e/o a rischio, degli aborti clandestini e della mortalità materna, come rilevato, tra gli altri, dall’Organizzazione mondiale della sanità, dalla rivista Lancet, da Population Action International, che ha prodotto un efficace video, Access Denied. Il voto di oggi potrebbe anche segnare la fine della fallimentare politica dell’amministrazione Bush per la prevenzione dell’Aids, basata unicamente sulla propaganda per l’astinenza.
Il testo votato al Senato sarà ora unificato con quello votato dal Congresso e sottoposto al Presidente. Che potrebbe esercitare il diritto di veto.