L’Assemblea nazionale approva la “legge organica sul diritto delle donne ad una vita libera dalla violenza”, una delle legislazioni più avanzate del mondo.
L’elaborazione della legge ha tenuto contro delle conquiste delle donne venezuelane, innovando anche alcuni concetti quali la separazione tra violenza familiare e violenza di genere, sottolineandone le molteplici forme ed espressioni, e soprattutto riconoscendo alle vittime il diritto alla giustizia, al risarcimento, all’assistenza giuridica gratuita e altre forme di protezione sociale e di appoggio economico. “Tra le innovazioni – spiega Gabriela Ramírez, presidente della Commissione parlamentare per la famiglia, la donna e la gioventù – oltre alle severe pene previste, si segnalano l’istituzione di appositi tribunali specializzati in violenza di genere e l’ampliamento del concetto di flagranza di reato, che precedentemente stabiliva la possibilità di perseguire l’aggressore solo se colto nel momento del delitto, cosa quasi impossibile perché la maggioranza delle aggressioni si verifica in famiglia. La nuova legge – dice Ramírez – scompagina le idee tradizionali in un paese dove predomina ancora una cultura maschilista:ora si riconosce che la violenza contro le donne travalica i confini privati e attraversa gli ambiti lavorativi, sociali, commerciali e pubblicitari. La legge permetterà alle venezuelane di superare la realtà dell’ineguaglianza e le aiuterà concretamente ad affrontare il dramma della violenza. Infine – conclude Ramírez – le autorità hanno annunciato l’incremento di fondi per le Case rifugio per le donne aggredite”.
La legge prevede inoltre fondi per la divulgazione, punto di partenza perché le donne possano e sappiano far valere i loro diritti.