Scaricate il volume “Mezzo mondo appeso a un filo” a cura di AIDOS, con i racconti di Luciana Littizzetto e le strisce a fumetti di Sbadituf. Protagonisti: 2 condom in missione molto speciale: salvare vite umane in Africa!
“Volevo fare la contraccezione perché ho già 5 figli, un altro ancora non potevo sostenerlo, invece niente”.
“I contraccettivi dovrebbero distribuirli qui, all’ambulatorio, e non in ospedale. È lontano, ci vuole un sacco di tempo per andarci, i trasporti sono il vero problema”.
“I contraccettivi vengono immagazzinati nel Centro di stoccaggio sanitario nazionale e c’è un calendario mensile per la distribuzione, ma il servizio centrale ci mette circa quattro mesi per evadere il primo ordine, e questo è un problema”…
Se si fornissero i contraccettivi, compresi i preservativi maschili e femminili, ai circa 215 milioni di donne nei paesi in via di sviluppo che desiderano utilizzarli e non hanno attualmente accesso alla pianificazione familiare, si potrebbero evitare circa 4 milioni di gravidanze indesiderate, 90 mila decessi per cause legate alla gravidanza e al parto e 670 mila morti neonatali.
Con questa pubblicazione AIDOS intende porre all’attenzione delle istituzioni e dei media la necessità di stanziare maggiori fondi per la fornitura di strumenti e prodotti di consumo per la salute sessuale e riproduttiva nei paesi del Sud del mondo, soluzione indispensabile per realizzare l’Obiettivo 5, ovvero quello tra gli otto Obiettivi di sviluppo del Millennio che stabilisce di ridurre di tre quarti la mortalità materna e garantire l’accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva entro il 2015, ad oggi anche quello più lontano dal traguardo.