CSW 68: raggiungere l’uguaglianza di genere affrontando la povertà | Aidos

La sessantottesima sessione della Commission on the Status of Women (CSW), il principale organismo delle Nazioni Unite, dedicato ai diritti delle donne e all’uguaglianza di genere, si svolta a New York dall’11 al 22 marzo. Quest’anno, il tema oggetto del lavoro della Commissione è stato l’accelerazione del raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment di tutte le donne e ragazze affrontando la povertà e rafforzando le istituzioni e i finanziamenti con una prospettiva di genere.

La società civile internazionale, come ogni anno, si è organizzata per lavorare in sinergia e monitorare l’intero processo, garantendo l’accountability dei governi e del sistema multilaterale attraverso il Women’s Rights Caucus (WRC), una coalizione globale intersezionale e inclusiva di oltre 200 organizzazioni, reti e collettivi femministi che sostiene l’uguaglianza di genere di cui Aidos fa parte. Con il WRC, Aidos ha seguito i lavori della CSW per portare istanze trasformative di genere, con un approccio intersezionale, come la richiesta di un’analisi completa della povertà nelle sue dimensioni di genere per affrontarne le cause strutturali, il rafforzamento del linguaggio sui diritti umani, una maggiore attenzione alle interconnessioni tra salute sessuale e riproduttiva e povertà, nonché un rafforzamento della protezione sociale e dei servizi pubblici per consentire a donne e ragazze di uscire dalla povertà.

 

Le conclusioni concordate, adottate lo scorso venerdì 22 marzo, includono degli importanti progressi sul linguaggio relativo alla cooperazione fiscale e alla cancellazione e ristrutturazione del debito dei paesi del Sud globale, al riconoscimento del lavoro di cura e domestico non retribuito, e al bisogno di produrre dati disaggregati e individuali sulla povertà, che solitamente viene misurata a livello di unità familiari. Tuttavia, gli stati membri hanno perso l’occasione di esplicitare i legami tra povertà e cambiamenti climatici, che colpiscono maggiormente donne e ragazze, così come i legami tra povertà e accesso alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi. Inoltre, durante i negoziati, si è osservata una significativa resistenza sul linguaggio relativo al genere, con diversi Stati membri che hanno contestato anche terminologie assodate e usate da tempo nelle conclusioni concordate, compresa “violenza di genere”, e hanno dimostrato scarsa flessibilità sulle questioni relative alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi. Nonostante le resistenze, alla fine i riferimenti alla “violenza di genere” e alla “salute sessuale e riproduttiva” sono stati mantenuti nel testo.

 

Leggi qui il comunicato stampa di UN Women.

Leggi qui il comunicato stampa del WRC.

Leggi qui le Conclusioni concordate.