In occasione di San Valentino 2024, EPF – European Parliamentary Forum lancia la settima edizione dell’Atlas delle politiche contraccettive in Europa. Aidos da tempo condivide l’iniziativa e rilancia questo importante strumento che ci restituisce, con estrema chiarezza, la situazione europea e quella del nostro paese. L’accesso alla contraccezione dovrebbe essere una delle principali preoccupazioni dei governi per consentire alle persone di pianificare la propria vita e la propria famiglia, garantendo la libertà di scelta. Permettendo alle persone di decidere se, quando, con chi e a che distanza avere figli e figlie. Tuttavia, l’Atlas – una mappa che classifica 46 Paesi in tutta l’Europa geografica in base alle politiche di accesso alle forniture, alla consulenza e alle informazioni online – continua a rivelare un quadro molto disomogeneo in tutta Europa.
Attualmente, solo 10 Paesi – che rappresentano il 21% dei Paesi analizzati – forniscono siti web governativi eccezionali. La ricerca mostra anche che il 94% dei Paesi analizzati copre il counselling all’interno del sistema nazionale.
Nel 2024, i Paesi con i migliori risultati sono Lussemburgo, Regno Unito, Francia e Belgio, seguiti da Irlanda e Slovenia. In questi Paesi si sono registrati importanti progressi in termini di politiche contraccettive. I Paesi europei che si trovano in fondo alla lista sono Polonia, Ungheria e Armenia.
Qui potete scaricare lo European Contraception Policy Atlas 2024
Ricordate che scaricando l’Atlas potrete:
– scoprire i dati nazionali ed europei in termini di accesso alle forniture, alla consulenza e alle informazioni online;
– interagire con le/i parlamentari dei vostri paesi, con la società civile e le agenzie delle Nazioni Unite per migliorare l’accesso alla contraccezione in Europa.
Un gruppo di persone esperte di salute e diritti sessuali e riproduttivi ha ideato le domande che guidano la ricerca e la struttura dell’Atlas. Si tratta di persone che provengono dall’ambito medico, accademico, politico, dell’attivismo giovanile e della società civile, con molti anni di esperienza e provenienti dall’Europa orientale e occidentale. Questo gruppo continua a fornire indicazioni fondamentali per il progetto, man mano che l’Atlas della contraccezione si evolve.
Qui trovate informazioni sulla metodologia e gli Atlas degli anni precedenti