San Valentino: no ai matrimoni precoci. Aiutiamo le ragazze a dire: IO NON VOGLIO | Aidos

Sono centinaia di milioni oggi le donne e le ragazze che si sono dovute sposare quando ancora erano bambine. Il matrimonio precoce è una forma di violenza, che costringe all’abbandono scolastico e che ha tra le immediate conseguenze le gravidanze precoci. Spesso coinvolge le ragazze più vulnerabili, povere ed emarginate, ma anche comunità e  società nel loro insieme, incastrando le spose bambine e le loro famiglie in un ciclo di povertà che può persistere persino attraverso le generazioni. Porre fine a questo fenomeno significa consentire alle ragazze di finire la scuola, ritardare la maternità, trovare un lavoro dignitoso e realizzare il proprio potenziale.

Quest’anno, per San Valentino, UNFPA e AIDOS chiedono al mondo di dare la priorità alla fine dei matrimoni precoci.

Una migliore conoscenza della questione può aiutare governi, parlamentari, attiviste – così come le stesse giovani – a porre fine alla pratica una volta per tutte.
Forse non sai che:

1.     Il matrimonio precoce è un fenomeno diffuso in tutto il mondo.
Più di 650 milioni di donne e ragazze oggi si sono dovute sposare prima dei 18 anni. A livello globale, il 21% delle giovani donne, di età compresa tra 20 e 24 anni, è stata una sposa bambina. Esempi di questa pratica dannosa possono essere trovati ovunque.

2.     Sono stati fatti progressi, ma non è abbastanza.
A livello globale, il tasso di matrimonio precoce sta lentamente diminuendo. Ma a meno che tali sforzi non vengano accelerati, la diminuzione del numero di ragazze sposate non terrà il passo con la crescita della popolazione. Senza sforzi imminenti, il numero totale di matrimoni precoci  probabilmente aumenterà  entro il 2030.

3.     Il costo per porre fine al matrimonio precoce è sorprendentemente conveniente.
Secondo uno studio di UNFPA con alcune  università americane, il costo per porre fine al matrimonio precoce, in 68 paesi che rappresentano circa il 90% del fenomeno, entro il 2030, è di 35 miliardi di dollari. 600 dollari per salvare ogni bambina.

4.     Ragazzi e ragazze possono essere fatti sposare durante l’infanzia e l’adolescenza, ma le ragazze sono molto più coinvolte e vulnerabili alla pratica.
I ragazzi sono il 3,8 per cento del totale. Le spose minorenni sono inoltre esposte a violenza da parte del marito e dei famigliari e vanno incontro molto spesso a gravidanze precoci con gravi rischi per la salute.

5.     Il matrimonio precoce è quasi globalmente vietato.
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne, due trattati firmati o ratificati da tutti i paesi eccetto uno, vietano il matrimonio precoce. Eppure, in tutto il mondo, esistono leggi nazionali o locali che consentono diverse interpretazioni di questi principi concordati.

6.     Il matrimonio precoce e la gravidanza adolescenziale sono strettamente – e pericolosamente – collegati.
Il matrimonio precoce anticipa spesso una gravidanza precoce. Nei cosiddetti paesi in via di sviluppo, 9 nascite su 10, da madri adolescenti, hanno luogo tra ragazze già sposate. Queste gravidanze comportano gravi rischi per la salute delle giovanissime i cui corpi potrebbero non essere pronti per la maternità. A livello globale, le complicazioni dovute alla gravidanza e al parto sono la principale causa di morte tra le adolescenti.

7. L’empowerment  delle ragazze è fondamentale per porre fine ai matrimoni precoci.
Sono necessari molti cambiamenti per porre fine al fenomeno, tra cui il rafforzamento e l’applicazione delle leggi contro la pratica, la promozione dell’uguaglianza di genere e l’impegno delle comunità nei confronti dei diritti delle ragazze. Ma anche le/i giovani devono avere il potere di conoscere e rivendicare i propri diritti. Sono loro che possono portare il cambiamento nelle famiglie, nelle comunità e nei propri paesi.