Europa 2009-2014 – Diritti e salute sessuale e riproduttiva
END FGM è la campagna europea promossa da Amnesty International Irlanda, in collaborazione con 15 ONG europee, tra le quali AIDOS. Lanciata il 6 febbraio 2009 in occasione della Giornata internazionale per l’abbandono delle mutilazioni genitali femminili (MGF), ha lo scopo di inserire le problematiche legate alle MGF tra i temi principali da affrontare nell’agenda dell’Unione Europea, dando voce alle donne vittime di tale pratica o che ne sono a rischio. Secondo l’UNFPA, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, ogni anno tre milioni di bambine e adolescenti nel mondo rischiano di essere sottoposte a questa pratica. Le MGF sono state ampiamente documentate in Africa, Asia e Medio Oriente e attualmente sono state riscontrate anche in Europa, dove risiedono, secondo il Parlamento europeo, 500.000 donne che hanno subito MGF. Spesso infatti, ragazze residenti in paesi della comunità europea vengono condotte nei loro luoghi d’origine, ad esempio durante le vacanze estive, per essere mutilate. Le MGF costituiscono una violazione di diritti umani fondamentali quali: il diritto all’integrità fisica e mentale, il diritto al raggiungimento dei più elevati standard di salute, il diritto alla libertà da qualsiasi forma di discriminazione contro le donne (inclusa la violenza contro le donne), il diritto alla libertà dalle torture o da trattamenti crudeli inumani e degradanti, i diritti dei minori e in casi estremi il diritto alla vita.
Attraverso azioni di advocacy presso le istituzioni dell’Unione Europea, la campagna vuole assicurare l’adozione di una strategia condivisa per fermare le MGF, fornire alle migranti di origine africana che hanno subito MGF un’assistenza adeguata, proteggere le donne che fuggono dai loro paesi per paura di essere mutilate e promuovere una mobilitazione internazionale che riconosca la necessità di unire le forze per porre fine alla pratica. Sono 5 i punti chiave proposti dalla strategia: raccogliere i dati sulla diffusione delle MGF in Europa, fornire cure appropriate e adeguare i servizi sanitari alle esigenze delle donne che hanno subito le MGF in Europa, migliorare i meccanismi di protezione contro la violenza verso le donne e i bambini, individuare linee guida chiare per fornire asilo alle donne minacciate dalle MGF, dare priorità all’abbandono delle MGF negli interventi di cooperazione allo sviluppo con i paesi terzi dove la pratica è prevalente. A sostegno della strategia, la campagna sta mobilitando i parlamentari europei in vista della creazione di un gruppo parlamentare informale sulle MGF.
La campagna ha avuto un momento di grande visibilità in occasione dell’appello con raccolta firme, lanciato da AIDOS e Amnesty International, per prevenire le mutilazioni genitali femminili. In Italia la campagna è stata realizzata con la collaborazione di AIDOS e sono state raccolte 20.487 firme. Numerose le adesioni di personaggi dello spettacolo e della politica che hanno voluto sostenere la campagna END FGM fimando il petalo di rosa, simbolo della campagna stessa.
Sei anni di partnership End FGM hanno portato molti risultati. La Commissione europea ha pubblicato il suo primo piano d’azione per l’eliminazione delle MGF nel 2013. I governi europei e il Parlamento europeo hanno formalmente sostenuto questo piano d’azione e si sono impegnati ad attivarsi ulteriormente per la prevenzione della pratica e la protezione delle donne e delle ragazze colpite. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta a tutte le forme di violenza contro le donne (Convenzione di Istanbul), entrata in vigore nell’agosto 2014, è il primo trattato che riconosce la presenza di MGF in Europa. Fornisce un quadro d’azione che guida il lavoro dei decisori e dei responsabili politici, delle ONG e delle organizzazioni della società civile (OSC).
Alla conclusione della campagna nel 2014, undici organizzazioni europee hanno dato vita all’ End FGM European Network per continuare il lavoro della campagna, creando un movimento europeo forte e sostenibile per porre fine alle MGF.